| Prima cosa, gli attrezzi:
Un seghetto alternativo con lama fine da usare come traforo. una raspa per la sgrossatura, lime per legno e carta vetrata per la rifinitura. |
|
| Dobbiamo procurarci un
materiale che sia robusto ma nello stesso tempo lavorabile facilmente.
Personalmente ho scelto un legno che nonostante sia abbastanza morbido
per poter essere tagliato facilmente mi ha garantito una robustezza tale
da non rompersi alla prima sollecitazione.
Faggio, Olmo, Fibra di legno, di spessore 10 - 12 mm. l'importante che sia robusto. Si potrebbe pensare di usare il plexiglass o materiale plastico a patto di riuscire a reperirlo facilmente. |
|
| Una volta segnata la dima
sull'assicella, procediamo al taglio e alla rifinitura grossolana per
dagli una prima forma.
Procediamo anche alla fresatura della parte in cui andrà assemblato al pezzo gemello per una corretta rotazione. |
 |
| Una volta rifiniti i due pezzi uguali, e esserci procutrati due robusti elastici, ricavati da una camera d'aria di moto, un prigioniero diam. 5 mm. 3 ranelle tonde e 2 dadi ciechi, procediamo all'assemblaggio dei pezzi. |  |
| Il cavalletto a questo punto dovrebbe presentarsi così. |  |
| Che una volta chiuso, si può comodamente infilare in faretra. |  |
| Dopo una prova di robustezza e praticità sul campo, potremo eventualmente verniciare il reggiarco con uno strato di coppale per proteggerlo dall'umidità. |
|
| A meno che qualche arciere ci cada sopra rovinosamente, con pochi euro, e tanta buona volontà avremo costruito il nostro pratico, funzionale e sopratutto economico, reggiarco da campo. |
|
