UNA
BALESTRA TIPO CHARAVINES
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Il
seguente articolo vuole illustrare una riproduzione di una balestra che si
ispira alla tipologia chiamata “Charavines”.
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clicca sulle foto per ingrandire
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Charavines
è una località situata sulle rive del lago francese Paladru nel dipartimento
dell’Isère (Grenoble).
Sulle
rive di questo lago intorno all’anno mille si era installata una piccola
comunità di contadini-soldato.
Durante
gli anni settanta del secolo scorso, scavi archeologici sulle rive del lago e
nel lago stesso hanno portato alla scoperta del villaggio dei contadini-soldato,
ed al ritrovamento di numerosi oggetti, fra cui parti di balestra.
Caratteristica
di questa balestra è il meccanismo di scatto chiamato, con evidente riferimento
al luogo di ritrovamento, “Charavines”.
Esso
è posto sulla parte superiore della balestra ed è composto da un solo pezzo:
una leva in legno dal profilo ad “L”.
La
corda, a balestra armata, è trattenuta nella scanalatura del teniere; il
rilascio della corda è ottenuto dal movimento della leva, azionata dal dito
pollice della mano che impugna il
teniere.
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Cinematismo
dello scatto dal libro “Arcs et
arbaletes armes du diables” di V. Serden, editore Presses Universitaries de
Rennes:
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Disegni
della balestra originale
“Arcs
et arbaletes armes du diables”
di
V. Serden,
editore
Presses Universitaries de Rennes:
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Foto
dell’originale ritrovata
nel
lago, dal museo
del
lago di Paladru, Charavines
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Descrizione
Arco
L’arco
è realizzato in legno di robinia (non è filologico, ma è il materiale che
avevo sotto mano), con alcuni rinforzi sul ventre in legno di ciliegio. Il dorso
dello stesso è rivestito con tela di lino per limitare il rilascio di frammenti
di legno in caso di una sua rottura.
Fa
40 lb di potenza e permette di eseguire un tiro mirato fino a circa 30-35 mt, e
di avere una gittata superiore ai 90 mt con tiro a parabola ed un dardo di circa
20 grammi.
I
dardi sono lunghi circa 360 mm e sporgono leggermente dal teniere.
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Le
sue dimensioni sono:
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Lunghezza
92 cm
-
allungo: circa 35 cm
Una
estremità dell’arco presenta un doppio punto d’incocco per poter
caricare/scaricare l’arco con l’ausilio di una falsa corda (carichino),
come illustrato nella foto seguente.
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L’arco
è fissato al teniere tramite una legatura in filo di canapa.
E’
montato con un certo angolo rispetto al teniere al fine di diminuire gli
attriti della corda sul teniere durante il rilascio.
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Teniere
Il
teniere è realizzato in legno di pino.
Le
sue dimensioni sono: 82 x 3,2 x 7 (max.) cm
Due
rinforzi in legno di faggio sono posti sulla sua estremità anteriore per
evitare danneggiamenti del teniere (il legno di pino è piuttosto tenero)
durante il caricamento della balestra.
Leva
di scatto
La
leva di scatto è ricavata da una forcella in legno di quercia, leggermente
piegata a caldo per adattarla all’uso. Il piolo su cui ruota la leva è in
legno di bambù.
Corda
La
corda è formata da 10 fili di lino intrecciati come indicato nell’articolo
“Le corde“, di questo sito.
Un
server centrale in filo di canapa protegge la stessa dagli sfregamenti contro
il teniere.
Ausili
per il caricamento
Nessuno.
Il
caricamento della balestra avviene ponendo un piede sull’arco su entrambi i
lati del teniere e tirando la corda verso di sé fino ad impegnare la
scanalatura.
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Impressioni
di tiro
A
differenza di quanto a prima vista si potrebbe pensare, essendo la parte
posteriore della leva di scatto nel campo visivo del balestriere, usando la
balestra non ho notato differenze ,nel tiro e nella precisione, fra questa ed
una balestra a “piolo”.
Il
puntamento si ottiene collimando occhio-punta della freccia-centro del
bersaglio.
Una
domanda che mi sono posto è: <<come mai il meccanismo di scatto “Charavines”,
escluso l’esempio archeologico trovato, non ha avuto seguito rispetto al
meccanismo a “piolo” (sistema che si è continuato ad utilizzare per tutto
il medioevo)? >>.
L’unica
risposta che mi sono dato è che il lavoro di aggiustaggio necessario per
rendere ben lavorante il meccanismo di scatto “Charavines”, è ben
superiore rispetto a quello richiesto da una balestra con meccanismo di scatto
“a piolo”.
I
nostri antenati avranno pensato: “perché complicarsi la vita?”
Angelo
Conti
Gennaio
2007
Per
ulteriori informazioni a riguardo dei contadini-soldato del villaggio di
Charavines, vedi:
http://www.culture.gouv.fr/culture/arcnat/charavines/en/chepay.htm
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Miniatura
con balestrieri in azione dal codice Manesse, Zurigo 1305-1340
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