Balestra Charavines

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UNA BALESTRA TIPO CHARAVINES

( i collegamenti sulle parole portano all'enciclopedia online " WIKIPEDIA"

Il seguente articolo vuole illustrare una riproduzione di una balestra che si ispira alla  tipologia chiamata “Charavines”. 

clicca sulle foto per ingrandire

Charavines è una località situata sulle rive del lago francese Paladru nel dipartimento dell’Isère (Grenoble).

    

Sulle rive di questo lago intorno all’anno mille si era installata una piccola comunità di contadini-soldato.

Durante gli anni settanta del secolo scorso, scavi archeologici sulle rive del lago e nel lago stesso hanno portato alla scoperta del villaggio dei contadini-soldato, ed al ritrovamento di numerosi oggetti, fra cui parti di balestra.

 

Caratteristica di questa balestra è il meccanismo di scatto chiamato, con evidente riferimento al luogo di ritrovamento, “Charavines”.

Esso è posto sulla parte superiore della balestra ed è composto da un solo pezzo: una leva in legno dal profilo ad “L”.

La corda, a balestra armata, è trattenuta nella scanalatura del teniere; il rilascio della corda è ottenuto dal movimento della leva, azionata dal dito pollice della mano che impugna  il teniere.

 

 

Cinematismo dello scatto  dal libro “Arcs et arbaletes armes du diables” di V. Serden, editore Presses Universitaries de Rennes:

Disegni della balestra originale

 

“Arcs et arbaletes armes du diables”

 

di V. Serden,

 

editore Presses Universitaries de Rennes:

Foto dell’originale ritrovata

 

nel lago, dal museo

 

del lago di Paladru, Charavines

Descrizione

 

Arco

L’arco è realizzato in legno di robinia (non è filologico, ma è il materiale che avevo sotto mano), con alcuni rinforzi sul ventre in legno di ciliegio. Il dorso dello stesso è rivestito con tela di lino per limitare il rilascio di frammenti di legno in caso di una sua rottura.

 

Fa 40 lb di potenza e permette di eseguire un tiro mirato fino a circa 30-35 mt, e di avere una gittata superiore ai 90 mt con tiro a parabola ed un dardo di circa 20 grammi.

I dardi sono lunghi circa 360 mm e sporgono leggermente dal teniere.

Le sue dimensioni sono:

-          Lunghezza            92 cm

-          allungo: circa 35 cm

 

Una estremità dell’arco presenta un doppio punto d’incocco per poter caricare/scaricare l’arco con l’ausilio di una falsa corda (carichino), come illustrato nella foto seguente.

L’arco è fissato al teniere tramite una legatura in filo di canapa.

E’ montato con un certo angolo rispetto al teniere al fine di diminuire gli attriti della corda sul teniere durante il rilascio.

Teniere

Il teniere è realizzato in legno di pino.

Le sue dimensioni sono: 82 x  3,2 x 7 (max.)  cm

Due rinforzi in legno di faggio sono posti sulla sua estremità anteriore per evitare danneggiamenti del teniere (il legno di pino è piuttosto tenero) durante il caricamento della balestra.

 

Leva di scatto

La leva di scatto è ricavata da una forcella in legno di quercia, leggermente piegata a caldo per adattarla all’uso. Il piolo su cui ruota la leva è in legno di bambù.

 

Corda

La corda è formata da 10 fili di lino intrecciati come indicato nell’articolo “Le corde“, di questo sito.

Un server centrale in filo di canapa protegge la stessa dagli sfregamenti contro il teniere.

 

Ausili per il caricamento

Nessuno.

Il caricamento della balestra avviene ponendo un piede sull’arco su entrambi i lati del teniere e tirando la corda verso di sé fino ad impegnare la scanalatura.

  

Impressioni di tiro

A differenza di quanto a prima vista si potrebbe pensare, essendo la parte posteriore della leva di scatto nel campo visivo del balestriere, usando la balestra non ho notato differenze ,nel tiro e nella precisione, fra questa ed una balestra a “piolo”.

Il puntamento si ottiene collimando occhio-punta della freccia-centro del bersaglio.

 

Una domanda che mi sono posto è: <<come mai il meccanismo di scatto “Charavines”, escluso l’esempio archeologico trovato, non ha avuto seguito rispetto al meccanismo a “piolo” (sistema che si è continuato ad utilizzare per tutto il medioevo)?  >>.

L’unica risposta che mi sono dato è che il lavoro di aggiustaggio necessario per rendere ben lavorante il meccanismo di scatto “Charavines”, è ben superiore rispetto a quello richiesto da una balestra con meccanismo di scatto “a piolo”.

I nostri antenati avranno pensato: “perché complicarsi la vita?”

 

Angelo Conti 

Gennaio 2007

 

 

Per ulteriori informazioni a riguardo dei contadini-soldato del villaggio di Charavines, vedi:

http://www.culture.gouv.fr/culture/arcnat/charavines/en/chepay.htm

 

Miniatura con balestrieri in azione dal codice Manesse, Zurigo 1305-1340